Alessandro Ameli - ultimi interventi
Alessandro Ameli - 13-11-2004
Con questa parola d’ordine la Gilda chiama all’appuntamento del 15 novembre gli insegnanti delle scuole di ogni ordine e grado. Concretamente tradotta nei fatti la volontà di non rompere il fronte sindacale dinanzi alle scelte del governo in materia ...
Alessandro Ameli - 26-03-2004
Con la riforma Moratti, a partire da settembre, si esce da una lunga fase di transizione, durata più di trent’anni nel corso della quale vi è stata una riforma della scuola media, due della scuola elementare e un’infinità di sperimentazioni e si entra in un’altra.

Stavolta la trasformazione della scuola non si limita a operazioni di maquillage sulle discipline, sugli ordinamenti o sulle metodologie didattiche e di valutazione, come è accaduto in passato; la nuova riforma attacca le fondamenta del sistema e lo destruttura. Gli obiettivi non dichiarati, sono in realtà chiarissimi: riduzione del personale docente, si parla del 20% nei prossimi 6 anni, e progressivo disinvestimento dello Stato nell’istruzione. Tutto ciò accompagnato dalla retorica presuntuosa di voler perseguire un innalzamento del livello di qualità degli apprendimenti dei nostri giovani.

Gli strumenti dell’azione politica riformatrice sono un forte impulso all’autonomia organizzativa delle scuole, l’accentramento degli strumenti di valutazione e di controllo, lo sviluppo di un canale parallelo di formazione professionale. Questi strumenti serviranno a far funzionare i meccanismi di riduzione delle discipline obbligatorie, vero asse portante della riforma, e la introduzione delle materie opzionali facoltative, cuore nuovo del sistema. L’obiettivo primario, cioè la riduzione del personale docente, è legato direttamente al minor numero di materie obbligatorie e, nella scuola media, anche alla eliminazione di alcune di esse.

Nella fase di transizione a fare da cuscinetto, per poter gestire gli esuberi di docenti, sono inventate le materie opzionali.

Laddove però vi sia disattenzione sociale e disinteresse delle famiglie verso tempi lunghi di istruzione il meccanismo agirà immediatamente. Garanzie sulla stabilità degli organici sono limitate al 2004-2005. L’introduzione delle materie cuscinetto determinerà una situazione fortemente diversificata sul territorio nazionale, con tempi scuola a macchia di leopardo: le famiglie che non scelgono saranno l’alibi per l’Amministrazione. Ma le materie opzionali avranno un altro effetto dirompente e ben studiato, metteranno infatti i docenti in una condizione di sudditanza verso le famiglie.


>>> continua ...
Alessandro Ameli - 02-03-2004
GILDA: SCIOPERO GENERALE DELLA SCUOLA CONTRO LA RIFORMA.

La Gilda degli Insegnanti proclama per l’intera giornata del 29 marzo 2004 uno sciopero generale contro la riforma della scuola. La decisione segue una campagna diffusa di informazione a ...
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